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La madre della bonta‘

childrens home demolished

30.10.08: Stamattina alle nove i bulldozer dell’esercito israeliano sono arrivati a Umm Al Kher e hanno demolito 10 abitazioni lasciando circa 60 persone senza casa. 

Umm Al Kher, – la madre della bonta‘ in arabo – e’un villaggio di beduini poco distante da At Tuwani. A Nord le terre rosse cosparse di oliveti del distretto di Hebron, ad Est l’aspro paesaggio del deserto di Giuda. A Sud la steppa di Massafer Yatta, ripide colline punteggiate di pecore. I beduini sono arrivati qui dal deserto del Negev, profughi della guerra del 1948, hanno comperato un po‘ di terra dai contadini di Yatta, hanno installato le loro tende, adornate dei tessuti tradizionali e con il tempo hanno costruito qualche casa in pietra.

All’inizio degli anni 80 sono arrivati nella zona i primi coloni israeliani e hanno iniziato ad edificare vicino al villaggio. La costruzione dell’insediamento e‘ proseguita negli anni confiscando circa 6 ettari di terra. Adesso il recinto che circonda l’insediamento di Karmel arriva a ridosso delle tende e delle case del villaggio e cosi’la vista ad Ovest e‘ sugli eucalipti dei giardini dei coloni e sulle finestre del soggiorno delle case piu‘ vicine.
Due anni fa l’insediamento, illegale secondo il diritto internazionale, si e‘ ulteriormente espanso sulla terra di Umm Al Kher, confiscando altro terreno. A volte, soprattutto di sabato, coloni di Karmel attaccano i pastori quando portano le pecore a pascolare troppo vicino al nuovo insediamento o al pozzo, che si trova proprio sotto la fila delle ultime case costruite dalla colonia qualche anno fa.

Stamattina alle nove i bulldozer dell’esercito israeliano sono arrivati a Umm Al Kher e hanno demolito le 10 abitazioni piu‘ vicine all’insediamento israeliano lasciando circa 60 persone senza casa.

Alle undici tutto cio’che rimaneva a queste famiglie erano la mobilia, i vestiti tirati fuori all’ultimo momento e le macerie delle case.

Verso mezzogiorno e‘ iniziato a piovere – l’inverno e‘ arrivato anche qui, portando finalmente un po‘ di acqua dopo la lunga siccita‘ estiva – e la gente si e‘ affrettata a portare le proprie cose nelleabitazioni dei vicini.Palestinesi e internazionali di At Tuwani hanno cercato di raggiungere Umm Al Kher per cercare di impedire o almeno essere presenti alle demolizioni ma sono stati trattenuti dai soldati israeliani poiche‘ la zona e‘ stata dichiarata „zona militare chiusa“ per alcune ore.

Uno degli abitanti di Umm Al Kher, un’assistente sociale di 21 anni, ci ha detto: „Sono sollevata che mia madre era fuori con le capre quando i soldati le hanno demolito la casa. Un’altra giovane donna che cullava il suo bambino, seduta sulla soglia della tenda dei vicini, ci ha detto: „Il mio bambino e‘ sotto la pioggia. Dove dormira‘ stanotte?

organizzazioni internazionali (CARE, la Croce Rossa Internazionale e UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei profughi alestinesi del 1948) portando coperte e stoviglie. Al momento gli abitanti di Umm Al Kher non sanno se qualche organizzazione sara‘ in grado di aiutarli a ricostruire le case.Un’ora dopo la partenza dell’esercito sono arrivate alcune

Queste case sono state demolite in violazione dell’articolo 53 della Quarta Convenzione di Ginevra di cui Israele e‘ firmatario.

Ti invito a scrivere all’ambasciata Israeliana in Italia e porre tre semplici domande:- Perche‘ queste case sono state demolite?

– Perche’l’esercito ha scelto di demolirle all’inizio della stagione invernale?

– Dove dormiranno il bimbo, la giovane donna e gli altri abitanti di Umm Al Kher?Gli indirizzi a cui rivolgere le mail sono i seguenti:

Ufficio Stampa – Portavoce: press-coor@roma.mfa.gov.il
Ufficio Affari Politici e Relazioni Esterne: info-coor@roma.mfa.gov.il

Segreteria dell’Ambasciatore: amb-sec@roma.mfa.gov.il

Foto delle abitazioni demolite si trovano a http://cpt.org/gallery/Israeli-military-demolish-Um-al-Kher-homes